Intelligenza Artificiale. Trend economici e questioni etiche.

Stato dell’arte in UE
Terza nel mondo per numero di player (Società, Centri di Ricerca o Istituzioni Governative) nel settore dell’Intelligenza Artificiale con il 13% degli operatori economici, l’Unione Europea a 27 Paesi è soltanto ottava se si guarda alla dimensione economica. Questo quanto emerge dal report EU in the global Artificial Intelligence landscape1, pubblicato nel mese di novembre 2021, che raccoglie i dati del settore dal 2009 al 2020. Va un po’ meglio, siamo in quinta posizione a livello mondiale, in relazione all’AI activity intensity indicator dove si stima un numero di attività2 per attore di 1.40, che insieme all’1.84 degli Stati Uniti è però ben lontano da quello della Cina, Corea del Sud e Giappone, rispettivamente con 6.43, 5.51 e 5.91. Sempre secondo gli autori dello studio citato, l’indicatore di innovazione, l’attività di ricerca o la dimensione delle società è in media maggiore in Cina rispetto agli Stati Uniti e alla EU27. Ma quali sono i punti di forza dell’Unione Europea in questo campo? Una delle principali specializzazioni europee è costituita dall’Autonomous Robotics, che comprende tutte le attività correlate allo sviluppo e all’uso di sistemi robotici, supportati dall’Intelligenza Artificiale e destinati ad operare in un ambiente complesso che coinvolge l’interazione con altre macchine o esseri umani. Infatti, l’EU27 ha il 22% delle attività mondiali in questo settore, con due dei più grandi produttori mondiali di robot industriali (ABB e Comau, mentre KUKA è stata acquisita dalla Cina nel 2016) che recentemente stanno portando avanti programmi di R&D in questo settore.

Figura 1 – Autonomous Robotics3

Altra attività nella quale l’EU27 si distingue è la fornitura di Servizi e applicazioni di Intelligenza Artificiale (online), tra cui software e piattaforma di servizi (cognitive computing, framework ML, bot e assistenti virtuali, ecc.). Questi servizi sono forniti da aziende ad altre aziende (B2B) in ogni settore economico ma anche al consumatore finale (B2C). Anche qui la EU27 è seconda nel mondo, dietro gli Stati Uniti, con una stima del 17% delle attività a livello mondiale.

Trend economici
Se questo è lo stato dell’arte della UE a 27 Paesi, dall’altra parte dell’Atlantico, la prestigiosa agenzia Gartner4 ha pubblicato il mese scorso una previsione sul fatturato globale del prossimo anno. In base a quest’analisi il mercato dei software di Intelligenza Artificiale raggiungerà nel 2022 il valore di 62,5 miliardi di dollari, con un balzo in avanti del 21,3% e con un aumento continuo dal 2020. In particolare, gli analisti stimano che il segmento con un incremento maggiore, il cui valore è quasi raddoppiato rispetto al 2021, sia costituito dal Knowledge Management. Quasi a pari merito per previsione di crescita nel 2022, troviamo al terzo posto, il segmento Digital Workplace. Questo, a mio avviso, suggerisce come la gestione e la condivisione della conoscenza unitamente alla comunicazione, la connessione e la collaborazione delle risorse umane permetta di valorizzare al meglio le potenzialità aziendali, la cui vera ricchezza e primo motore di innovazione è ancora una volta l’uomo.

Figura 2 – Previsioni del mercato del software di AI nel mondo, secondo Gartner (in miliardi di $).

Ma attenzione, secondo il redattore senior di Gartner Woodward, è importante selezionare uno Use Case che permetta di raggiungere un valore aziendale significativo e che possa essere opportunamente scalabile allo scopo di ridurre al minimo i rischi5. Infatti, al di là del forte interesse dimostrato dai CIO6 secondo cui il 48% di loro ha portato avanti un progetto in ambito IA o intende farlo nel corso dei prossimi 12 mesi, Gartner sottolinea che una delle maggiori problematiche che affrontano le aziende è quella dell’integrazione dell’IA nelle operazioni di tutti i giorni. In particolare due sono le principali sfide: la prima consiste nel trovare il valore aggiunto dell’IA nella propria organizzazione e la seconda è la mancanza di fiducia nell’IA stessa.

Questioni etiche
A questo bisogna aggiungere l’impatto che sempre secondo Gartner l’IA avrà sulla gente, sui dipendenti, sulla legislazione e, in generale, sulla nostra società7, che non sarà immediatamente comprensibile. In particolare, fra le predizioni che fanno gli analisti una fra queste sostiene che entro il 2025 il 10% dei governi utilizzerà simulazioni della popolazione con modelli di comportamento realistici per addestrare i software di IA evitando problematiche connesse alla gestione della privacy e della sicurezza. Ancora, sempre entro il 2025, si stima che il 75% delle conversazioni sul lavoro saranno registrate e analizzate allo scopo di massimizzarne il valore aggiunto aziendale, contribuendo dall’altra parte a mitigare possibili rischi8.

Anche il comunicato stampa9 dello scorso novembre del Comitato del Parlamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale nell’Era Digitale (AIDA), pur sottolineando l’enorme potenziale dell’IA che permetterà all’umanità di migliorare ogni aspetto delle nostre vite aumentando la produttività, l’innovazione, la crescita e la creazione di posti di lavoro, lancia un segnale di allarme che riguarda questioni etiche e legali cruciali che le tecnologie di IA potrebbero porre. Regimi autoritari potrebbero, infatti, utilizzare sistemi di IA per controllare e classificare i propri cittadini. Ma quelle che impensierisco di più sono le piattaforme tecnologiche principali, che usano i sistemi di IA per ottenere più informazioni su una persona di quelle possedute dalle pubbliche autorità o dai propri medici, avvocati o banchieri. Sempre secondo la bozza, le preoccupazioni maggiori sono relative al fatto che questi sistemi minano la sovranità nazionale dei nostri Stati, i principi del sistema democratico e la salvaguardia dei diritti fondamentali.

1 – Righi Riccardo et alii, EU in the global Artificial Intelligence landscape, European Commission, 2021, JRC125613, <https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC125613>
2 – Differenti tipologie di attività di Innovazione e Ricerca basate sull’IA.
3 – Righi Riccardo et alii, op cit.
4 – Gartner Forecasts Worldwide Artificial Intelligence Software Market to Reach $62 Billion in 2022, Novembre 2021, <https://www.gartner.com/en/newsroom/press-releases/2021-11-22-gartner-forecasts-worldwideartificial-intelligence-softwaremarket-to-reach-62-billionin-2022>
5-Ibidem
6 – 2022 Gartner CIO and Technology Executive Survey, 2021
7 – Magnus Revang et Alii, Predicts 2021: Artificial Intelligence and Its Impact on People and Society, Dicembre 2020, <https://www.gartner.com/en/documents/3995104/predicts-2021-artificial-intelligence-andits-impact-on-people-and-society>
8 – Andrew White, Our Top Data and Analytics Predicts for 2021, Gennaio 2021, <https://blogs.gartner.com/andrew_white/2021/01/12/our-top-dataand-analytics-predicts-for-2021/>
9 – Artificial Intelligence in a Digital Age (AIDA), Comunicato stampa, Artificial intelligence: huge potential if ethical risks are addressed, Novembre 2021,<https://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/20211107IPR16805/artificial-intelligencehuge-potential-if-ethicalrisks-are-addressed>

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