Federico Clapis. La tecnologia come metafora contemporanea degli stati d’animo.

Tutt’ora mi servo della comunicazione social per trasmettere l’arte a molti

Chi sei?
Sono Federico Clapis, un’artista visivo che ha fatto del digitale la sua mission divulgativa

Nasci online come Youtuber e ti trasformi in artista. Quando e come è avvenuto questo
cambiamento?

Nasco come artista ben prima di diventare content creator. L’entertainment è stata la mia strategia per attirare massa critica e costruire una fanbase. Nel 2015 ho dato l’addio all’intrattenimento per convertire tutte le piattaforme in contenuto verticale al mio percorso artistico. Da quel giorno è diventata la mia unica professione.
Tutt’ora mi servo della comunicazione social per trasmettere l’arte a molti.

Come cambia il mondo dell’arte con la trasformazione digitale?
Penso che l’arte digitale troverà sempre più spazio, verrà sempre più percepita di valore
quanto quella fisica, se non di più, i musei saranno spesso virtuali e saranno di grande
prestigio e posizionamento. Mentre i galleristi dovranno avere capacità di sviluppo e visione del tech a 360°. I galleristi saranno quelli che più si dovranno reinventare e probabilmente gallerista non sarà neanche più il giusto termine.

Cosa sono gli NFT?
L’acronimo sta per Not Fungible Token; un codice crittografico che certifica l’unicità in
questo caso dell’opera digitale. Questo permette che venga attestata la validità, l’originalità e la proprietà di chi la colleziona nel proprio portafoglio digitale.

Qual è la tua opera più “digitale”?
Sono già stati pubblicati quattro lavori in NFT sulla piattaforma Superrare , ad oggi la più
influente per la cryptoarte. Tutti e quattro sono rivisitazioni digitali (render 3d) di mie opere scultoree molto rappresentative.

Federico Clapis (nato a Milano il 4 aprile 1987) è un artista contemporaneo italiano. Inizia la sua carriera in una maniera del tutto unica, aprendo nuovi itinerari e orizzonti nel mondo dell’arte. Per anni, Clapis lavora “sotto copertura” producendo video virali sui social network e accumulando milioni di seguaci e visualizzazioni.

Nel 2015, nel momento di sua più grande popolarità, decide di ritirarsi dal mondo dell’intrattenimento e converte la sua presenza online in uno strumento di disseminazione dei suoi progetti artistici fino a quel momento tenuti nascosti.

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