Transizione ed evoluzione 5.0 della gestione aziendale.

Come la norma sulla crisi d’impresa e i contributi per la formazione e l’innovazione tecnologica ci porteranno all’Industry 5.0

Il complesso scenario politico, economico e sociale attuale è stato causato da un cigno nero, il Coronavirus, che ha fatto sì che due termini siano ricorrenti parlando di gestione aziendale: transizione ed evoluzione. Il primo è soprattutto associato alla digitalizzazione e alla green economy. Per favorire la transizione digitale e green sono stati messi a disposizione ingenti risorse economiche attraverso il PNRR, ma va approfondito l’aspetto di evoluzione, in quanto da molti imprenditori non è stato ancora assimilato che per disciplinare la crisi di impresa è intervenuta una norma, il D.Lgs. n. 14/2019.

Per evitare che un Amministratore possa essere ritenuto responsabile del fallimento dell’impresa occorre facilitare l’Early Warning e misurare il Going Concern. Non ci si potrà più permettere di conoscere il risultato di esercizio un anno dopo averlo compilato: il sistema dovrà mettere in risalto un problema prima che sia troppo tardi. Cosa occorre fare per essere un complesso economico e funzionante destinato a produrre reddito per un prevedibile arco temporale futuro? Occorre investire in innovazione e formazione continua, misurando il clima aziendale. Anche le PMI innovative dovranno rispettare il requisito “by definition”, e non saranno ritenute tali solo perché in grado di avere i requisiti per iscriversi allo speciale elenco delle Camere di Commercio.

Questo perché l’azienda innovativa, che punta sulle competenze dei propri dipendenti e mantiene un ambiente di lavoro sano e positivo – in cui il dipendente è in grado di mettere a frutto le proprie idee e le proprie competenze portando consigli e suggerimenti per il miglioramento – è un’azienda che si evolve, e quindi più difficilmente potrà trovarsi in condizione di crisi. Ma innovare, acquisire nuove tecnologie e formare i dipendenti ha un costo: ci saranno strumenti finanziari disponibili per le imprese?

Abbiamo intervistato il dott. Andrea Bellucci, esperto di finanza agevolata di impresa e di Innovation Management, Presidente della Stargate Consulting e socio fondatore del Centro di Competenza Artes 4.0. “È fondamentale che gli imprenditori conoscano in anticipo quali saranno i trend dei contributi a fondo perduto per supportare i propri progetti di investimento. Tra le linee di finanziamento identificate nel PNRR vi sono contributi per la digitalizzazione, per l’economia circolare e l’internazionalizzazione delle imprese. Esistono anche opportunità a livello regionale, nazionale ed Europeo. Esse potranno essere cumulabili con una linea di intervento che, citando il testo, “prevede contributi per sostenere gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature per produzioni di avanguardia tecnologica.”

Il Piano Transizione 4.0 prevede un credito di imposta fino al 50% per l’acquisizione di nuovi macchinari Industria 4.0, quindi le aziende potrebbero agevolare i propri investimenti finanziati fino al 90% a fondo perduto. Ci sono poi un credito di imposta fino al 20% per i beni immateriali Industria 4.0, fino al 20% per attività di Ricerca e Sviluppo e fino al 50% per la Formazione 4.0. È importante affidarsi a tecnici esperti che predispongano un dossier completo delle attività”.

Parlando quindi dell’evoluzione delle competenze del leader del futuro, aggiunge: “deve comprendere i grandi temi in atto e le forze che influenzano il cambiamento. Deve avere competenze ibride umanistiche, tecnologiche e finanziarie per trasformare i segnali in insights e strategie vincenti. Deve riuscire ad attirare, coinvolgere e motivare i migliori talenti. Deve ispirare e fornire l’esempio”.

In merito ai contributi per la formazione: “Saranno disposte ingenti risorse per le politiche attive del lavoro. Si dovrà puntare sulla formazione dei dipendenti, sulla riqualificazione del lavoratore attraverso l’acquisizione di nuove competenze. Proprio per questo è stato istituito il Fondo Nuove Competenze, che consente a qualsiasi impresa di recuperare il 100% del costo dei dipendenti che vengono messi in formazione al fine di acquisire le nuove competenze che sono ritenute necessarie dall’azienda. Il Fondo avrà una dotazione davvero importante ed è previsto che riapra nei primi mesi del 2022. Ancora molte aziende non sanno che possono finanziare la formazione dei propri dipendenti iscrivendosi ad un Fondo Interprofessionale. Alcuni di questi daranno contributi a fondo perduto fino a 50.000 euro per progetti di formazione in ambito di innovazione, digitalizzazione e transizione green”.

In questo modo si parla di proiettare congiuntamente il sistema economico verso un nuovo paradigma 5.0, che vedrà una manifattura sempre più umano-centrica, sostenibile e resiliente. I leader del futuro devono quindi conoscere ed interpretare il trend delle sei tecnologie abilitanti dell’industria 5.0:

• Interazione uomo-macchina personalizzata
• Tecnologie ispirate alla natura e materiali intelligenti
• Gemelli digitali e simulazione
• Tecnologie per la trasmissione, l’immagazzinamento e l’analisi dei dati
• Intelligenza artificiale
• Tecnologie per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, lo stoccaggio dell’energia e l’autonomia.

Il prossimo passo metterà in primo piano la ricerca e l’innovazione come motori per una transizione verso un’industria Europea sostenibile, incentrata sull’uomo e resiliente. In pratica, mentre viviamo una accelerazione tecnologica dentro una transizione digitale e ecologica, dovremo ricordarci di restare umani. Dovremo interagire e dialogare non solo tra di noi, ma anche con i robot, ricordandoci di essere umani. Dovremo imparare a riconoscere e rispettare il “pluralismo” e la solidarietà tra noi come valore principale dell’essere umani. Dovremo ricordarci dei figli che ci portiamo sulle spalle e del futuro che dobbiamo garantirgli affinché credano ancora nell’essere umani. Mai come adesso dobbiamo ricordarci di essere umani, altrimenti altri cigni neri, come virus o altre tecnologie ci spazzeranno via…

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Presidente Stargate Consulting Finanziamenti Industria 4.0

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