Business Agility. La sfida per le aziende.

Nel 2001, diciassette sviluppatori si sono riuniti in uno ski resort nello Utah per trovare “modi migliori per creare un software, sviluppandolo e aiutando gli altri a fare lo stesso.”

In quell’occasione venne scritto il “Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software”: i suoi valori e i suoi principi sono considerati ancora oggi una pietra miliare per le metodologie innovative applicate nell’ambito della gestione di progetti informatici. Tanti professionisti e aziende, da allora, si sono concentrati sulla sua implementazione al fine di migliorare la percentuale di successo dei progetti software.

I quattro valori riportati in esso sono: attenzione agli individui e come interagiscono, funzionalità tangibile del software, collaborazione attiva con il cliente, risposta al cambiamento. I principi più rilevanti che ne derivano sono: soddisfazione del cliente, confronti continui face to face tra le varie parti coinvolte nel progetto, creazione della giusta motivazione, feedback continui.

Molte aziende hanno messo in atto i principi sopraelencati, tramite riunioni di coordinamento periodiche, review e retrospective, clienti coinvolti in maniera costante, sviluppo basato sui test, miglioramento misurato e continuo, rilasci incrementali di soluzioni funzionanti. I vantaggi derivanti dall’adozione di tali pratiche sono ormai un dato di fatto e da tempo continuano ad espandersi anche in domini lontani dall’ambito informatico. L’Agile, si è infatti ormai affermato in interi dipartimenti IT, Operations, Marketing, Security, HR, sales, finance.

Ogni anno viene effettuata un’indagine sullo stato di avanzamento dell’Agile nelle aziende di tutto il mondo. Nel sondaggio del 15th State of Agile Report, pubblicato nel 2021, sono riportati i feedback raccolti da professionisti Agili, provenienti da più di 100 paesi, che lavorano in realtà grandi e piccole e in un’ampia gamma di settori. Qui di seguito i dati emersi. L’adozione dell’Agile ha impattato positivamente le seguenti aree:

1. Gestione del cambio di priorità: 70%
2. Visibilità: 70%
3. Velocità di allineamento tra Business e IT: 66%
4. Velocità di rilascio: 64%
5. Produttività del team: 60%.

“Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software”: i suoi valori e i suoi principi sono considerati ancora oggi una pietra miliare per le metodologie innovative applicate nell’ambito della gestione di progetti informatici…

Dato per assodato che l’applicazione dell’Agile è un valore aggiunto per il team, quale è il prossimo passo per migliorare l’efficienza aziendale? Il futuro richiede un’agilità che coinvolga tutto l’organigramma, non solo una parte di esso. Immaginiamo, per assurdo, un team di Formula 1 che monta il motore di un’auto da corsa su un vecchio trattore. Quale può essere il risultato finale? Di certo non performante. Pertanto, lo sviluppo agile di un solo team (o comunque solo di alcuni) all’interno di un dipartimento è insufficiente. I team agili, se restano realtà isolate, pur migliorando il modo in cui operano, non raggiungono i risultati sperati perché si impantanano nella complessità della struttura organizzativa che li circonda, se anch’essa non è agile a sua volta. Ciò avviene soprattutto in contesti di vecchio stampo che considerano i loro processi collaudati e consolidati, e non sono orientate al cambiamento.

A volte però, non è sufficiente nemmeno inserire il motore giusto (il team) nell’auto giusta (il dipartimento). Proprio come in una competizione automobilistica, sono necessari anche un pilota e uno staff ai box per gestire al meglio un’intera performance di gara, non si tratta di avere solo un’auto potente. Proprio come una macchina da corsa richiede una squadra efficace per vincere una sfida, anche l’azienda moderna richiede un team di supporto che gestisca al meglio il rapporto tra i progetti e i dipartimenti.

Per tutti questi motivi le aziende devono puntare alla Business Agility: sviluppare la capacità di adattarsi alle richieste di mercato e ai cambiamenti in maniera produttiva ed efficiente. Quanto può essere difficile ottenere tutto ciò? Grazie alla vasta gamma e alla maturità raggiunta da diversi framework è possibile raggiungere l’agilità a livello aziendale attraverso diversi standard. Il più popolare di questi è SAFe® che con il 37% di utilizzo guida la classifica, mentre il secondo è lo “Scrum of Scrum” con il 9%, a seguire Enterprise Scrum, Spotify Model, Agile Portfolio Management (APM), Disciplined Agile (DA). Il toolkit Disciplined Agile (DA) negli ultimi anni ha aumentato la propria popolarità grazie all’acquisizione da parte del Project Management Institute (associazione di project manager leader al mondo).

Il DA si basa sul concetto cardine che la vera agilità aziendale deriva dall’autonomia dei team, non dal sottostare alle regole rigide di un framework. Disciplined Agile (DA), facendo riferimento a centinaia di strategie Agili (tra cui SAFe® e Scrum), Lean e tradizionali, permette ai team di scegliere, tra varie opzioni, lo strumento più adatto al contesto che si affronta.

DA fornisce una guida per semplificare i processi in un modo sensibile al contesto e per guidare le organizzazioni verso la Business Agility. Il toolkit descrive anche ciò che queste attività dovrebbero affrontare, fornisce una gamma di opzioni per farlo e descrive i lati positivi e negativi associati a ciascuna opzione. Praticamente, il DA fornisce la base del processo per l’agilità a livello aziendale.

Dopo più di 16 anni di esperienza in diverse realtà, sia come dipendente che come fornitore, mi rendo conto che è essenziale che le aziende si accorgano di quanto possa essere migliorata non solo l’efficienza di tutta la catena, ma anche l’esperienza di tutte le parti coinvolte nel processo di definizione, creazione e consegna di valore al cliente. Le tecniche e gli strumenti per fare tutto ciò ormai sono fruibili a tutti, è solo necessario metterli in atto.

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Project manager, Scrum Master e Agile Coach

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