L’uomo, al centro.

Potremmo iniziare a parlare di nuovo di persone piuttosto che di risorse umane e potremmo dedicarci all’ambiente

Con l’avvento delle nuove tecnologie, il mondo del lavoro ma più in generale il sistema economico daranno sempre meno importanza all’uomo. Sembra ormai chiaro che i futuri sviluppi tecnologici renderanno via via gran parte degli uomini sempre più economicamente inutili. Oggigiorno il capitale intellettuale riveste ancora particolare importanza in molte aziende ma quando, tra non molto, gli algoritmi di intelligenza artificiale riusciranno ad operare le stesse scelte dell’uomo in una frazione di secondo, ci si renderà conto che lo stesso non potrà competere con gli algoritmi ed il sistema economico sarà di fatto guidato dalle macchine. In che direzione andrà quindi il sistema economico? Lo decideranno gli algoritmi che individuano pattern o l’uomo che li ha addestrati? Francamente non lo so. Lo scrittore israeliano Yuval Noah Harari, nel suo libro Homo Deus, scrive: “Stiamo per essere sommersi da un diluvio di strumenti e nuove tecnologie estremamente utili ma che metteranno in crisi il libero arbitrio dell’essere umano”.

Cosa fare quindi? Penso che dovremo sin da ora sfruttare l’opportunità della trasformazione digitale per cambiare le aziende in modo che siano il più possibile economicamente inclusive per l’uomo. Chi opera nelle tech company sa di far parte di un’élite di uomini che in questo specifico momento, con la propria creatività, sta trasformando le aziende ed ha oggi il dovere morale di provare a rimettere l’uomo al centro del business. Potremmo iniziare a parlare di nuovo di persone piuttosto che di risorse umane e potremmo dedicarci all’ambiente, facendo sì che ognuna delle soluzioni proposte che rappresenti un saving per le aziende rimanga in primis sostenibile per il pianeta. Riportando l’uomo al centro del business, l’opportunità data dalla trasformazione digitale potrà piano piano arginare il problema della disoccupazione evitando che si trasformi in futuro nel più grave problema di inoccupabilità.

Utilizziamo la tecnologia per rendere il pianeta un posto migliore in cui vivere, sorridendo.

Be happy, be digital!

#01magazine

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CEO / Orangedev

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