Il mondo che conosciamo.

Grazie ad Internet e alla sua grande disponibilità di informazioni attraverso blog e social, oggigiorno pensiamo di conoscere sempre più le altre culture. Quello che vediamo normalmente, però, è solo ciò che gli altri vogliono mostrarci, non perché abbiano interesse a nasconderci parte della verità ma perché ci saranno sempre un sacco di cose date normalmente per scontato e che non conosceremo mai se non confrontandoci direttamente (in presenza) con le altre culture.

In procinto della mia partenza per Chicago, la scorsa settimana ho avuto modo di partecipare ad un interessante workshop sulle abitudini di business degli americani. Al di là delle differenze negli stili comunicativi, come il gesticolare di noi italiani o l’abitudine a interrompere (appena possibile) gli altri durante i dialoghi, ci sono cose che vengono interpretate come seri atti di mancanza di rispetto, uno su tutti è sintetizzato con la frase: “meetings happen on time”.

La trasformazione digitale delle nostre aziende sta cambiando via via le abitudini professionali e alle riunioni, specialmente quelle online, è davvero difficile arrivare in ritardo, anche perché la scusa “c’era traffico” non è più spendibile.

Per conoscere davvero qualcuno occorrono ancora delle risposte che la tecnologia attuale, seppur avanzata, non ci offre, ma sono convinto che tra qualche tempo sentiremo gli odori e smetteremo di chiedere alle persone “da dove vieni”, perché saremo tutti umani. O forse no, visti i progressi di Tesla?

… ci sono cose che vengono interpretate come seri atti di mancanza di rispetto, uno su tutti è sintetizzato con la frase: “meetings happen on time”

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CEO / Orangedev

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